La pianta phalaenopsis è stata descritta nel 1825 dal botanico olandese C.L. Blume, che stava lavorando presso il Giardino botanico reale di Buitenzorg (ora chiamato Bogor) sull'isola di Java.
La leggenda vuole che durante uno dei suoi viaggi abbia visto un assembramento di farfalle fluttuare quasi immobile di fianco a un albero.
Queste farfalle si rivelarono essere orchidee, che in seguito chiamò phalaenopsis amabilis, amabilis significa delizioso. 
Il nome phalaenopsis significa come una farfalla notturna e deriva dalle parole greche pahalaina (farfalla notturna) e “opsis (simile a). Da qui il nome inglese di “moth orchid (orchidea farfalla notturna).
In Indonesia la phalaenopsis amabilis viene chiamata anche “anggrek boelan, che significa “orchidea della luna”.
Scoperte nell'Isola di Java sono originarie delle Indie, dell'Indonesia, della Cina e dell'Australia, ma poi sono state diffuse in tutto il mondo perché rispetto ad altre orchidee, la phalaenopsis è una delle più semplici da coltivare, anche per i neofiti del genere.
Si tratta di piante epifite, ovvero in natura crescono sulla corteccia degli alberi, dalle grandi e carnose foglie e dai fiori multicolori, talvolta di dimensioni notevoli (anche più di 10 centimetri di diametro), spesso molto duraturi sia sulla pianta che da recisi.
Le phalaenopsis sono piante a sviluppo monopodiale, ossia presentano un solo piede vegetativo. Non sono provviste di pseudo bulbi, ma possiedono un semplice rizoma dal quale si originano grandi foglie opposte, persistenti, ovali, simmetriche rispetto alla linea longitudinale.
I fiori variamente colorati, hanno aspetti molto differenti fra specie e specie, ma possono vantare spesso grandi dimensioni e sempre una notevole bellezza esotica.

Regalare una phalaenopsis significa fare un dono profondo di passione, femminilità, affetto ed alleanza: non dimenticatelo!
E’ ideale quale dono raffinato ed elegante che esprime un sentimento puro e sincero.

E’ un genere di piante appartenente alla famiglia delle Orchidaceae, scoperto e classificato dal botanico Olof Peter Swartz nel 1799. 
Il nome deriva dal greco dendron”, che significa albero e “bios” cioè vita, dato dal fatto che questo genere di piante tropicali, vive in natura abbarbicato ai rami degli alberi, traendo nutrimento dall'atmosfera umida tipica delle foreste equatoriali. Sono anche dette orchidee bamboo.
Proviene dalla zona che va dal Giappone, Nuova Guinea, Australia e Sud-Est Asiatico fino alla Nuova Zelanda. 
Il dendrobium è disponibile tutto l’anno, con un picco in autunno. Esistono due varietà di dendrobium: i compactum e gli ibridi di phalaenopsis. Le specie compactum hanno spesso più bulbi (getti cresciuti) e perciò anche più rami con fiori piccoli (da 1 a 7 centimetri). Gli ibridi di phalaenopsis hanno uno, massimo due rami con fiori più grandi (7 centimetri o più). Le piante hanno tutte minimo tre o quattro bulbi e dalle quattro alle otto foglie per bulbo. Le specie compactum possono essere di colore bianco, blu e rosa e gli ibridi di phalaenopsis di colore bianco, rosa, viola, blu, rosso, giallo, verde, marrone e crema.
La stupefacente bellezza di questi fiori ha evocato il simbolo dell'armonia e dell'estrema perfezione spirituale.
I Greci la chiamavano kosmosandalon ossia "sandalo del mondo", per il tipico labello rigonfio che si ritrova in molte specie spontanee.
Una leggenda narra del giovane ermafrodito Orchide, che era disperato perché il suo sensualissimo aspetto lo rendeva strano agli occhi degli altri e perciò veniva rifiutato da tutti. La sua ambiguità si rifletteva anche nel carattere: talvolta timido e schivo come una ninfa, talaltra aggressivo e lussurioso come il Dio Pan. Un giorno, per la disperazione, si gettò da una rupe. In seguito, dal suo sangue spuntarono moltissimi fiori, diversi gli uni dagli altri, ma tutti simili nella fastosa e bizzarra sensualità.

L'estrema bellezza di questi fiori ha evocato il simbolo dell'armonia e dell'estrema perfezione spirituale, perché la bellezza carnale e terrena, come ha insegnato Platone, non è se non una materializzazione di quella invisibile ai nostri occhi di mortali.

Il fiore dell’orchidea da sempre ha simboleggiato e rappresentato la raffinatezza, l’eleganza, l’armonia, la bellezza, l’amore e la passione.
In oriente simboleggia il candore e la purezza dei bambini, mentre in occidente si regala quando si vuole trasmettere un messaggio d’amore ed affetto, per dimostrare l’importanza e la sincerità del sentimento che si prova.
Le ricorrenze in cui si usa regalare ad esempio l’orchidea rosa, quella gialla o quella bicolore (rosa e crema), sono legate all’anniversario di matrimonio. Questo fiore si dona anche per la festa della mamma. 
Il significato dell’orchidea è connesso anche a credenze e simbologie cristiane, in quanto le macchie che costellano i petali dell’orchidea sono ricollegati al sangue di Cristo: per questo motivo durante le festività di Pasqua e Natale spesso si possono vedere questi bellissimi fiori ad ornamento degli altari delle Chiese. 
Esiste anche una varietà di orchidea tinta di marrone bruno, da regalarsi a chi raggiunge un successo lavorativo, poiché è simbolo di autorità. 
In linea di massima regalare un’orchidea è simbolo di amore e felicità, buon augurio per matrimoni o per fare le congratulazioni per un traguardo raggiunto.