L’albero di pesco è originario della Cina, dove lo si può ritrovare ancora allo stato selvatico. Gli splendidi fiori che produce questo albero sono stati oggetto di poesie, canzoni e quadri celebri.
La sua storia è molto antica, addirittura nell’antico Egitto era una pianta che produceva frutti sacri ad Aprpocrate
 il dio del silenzio e dei bambini, ma fu grazie ad Alessandro Magno che nel I secolo d.C. arrivò a Roma, l’imperatore se ne innamorò, per lo splendore dei colori dei suoi fiori e per la bontà dei suoi frutti, quando lo vide per la prima volta in Persia. Per la produzione, il primato va agli Stati Uniti, seguiti dall'Italia, Spagna, Grecia, Cina e Francia. In Italia i primi pescheti risalgono agli inizi dell'ottocento.
Un’antica leggenda narra che il nome della pianta derivi da “
pescare“, questo perché sembra che un pescatore, il quale dopo aver tirato a riva con fatica un grosso pesce, trovò nel suo ventre uno strano e grosso nocciolo, incuriosito decise di piantarlo dinanzi la sua capanna, dopo qualche mese nacque un alberello che nei mesi primaverili si vestì di graziosi fiori dalle sfumature rosee. Il primo frutto che ne derivò fu chiamato pesca, in omaggio della sua provenienza.
Nella mitologia cinese il pesco è il simbolo dell’immortalità, perché, in Cina, si crede che nutrendosi del frutto di questo albero, questo preservi il corpo dalla corruzione.
La tradizione è così diffusa che si vuole che gli immortali taoisti si nutrivano di pesche oppure di fiori di pesco.
Shoi Xing è il dio della longevità e della salute. Originariamente era un saggio che, mangiando delle pesche magiche, ottenne l’immortalità. Viene raffigurato come un vecchio, con la testa che richiama la forma di una pesca, calvo e con una lunga barba, con in mano una pesca.
Le credenze non tralasciano nemmeno il legno della pianta di pesco, questo, lavorato in forma di spada, è usato dai monaci per effettuare gli esorcismi e gli oggetti d’arredo scolpiti in legno di pesco, oltre alla funzione decorativa, assumono una funzione di protezione della famiglia, della casa, dai pericoli della vita e dai fantasmi.

Unico fiore ad essere coltivato nell'Olimpo secondo miti e leggende, oggetto di passione da più di 3000 anni, la peonia è ancora protagonista nei giardini del terzo millennio. Il fascino dei suoi fiori enormi e di sublime bellezza non è minimamente scalfito dal passare del tempo e dal mutare delle mode.
Sarà anche perché le peonie sono disponibili in una varietà tale di forme e colori da trovare posto in qualsiasi situazione, dalle romantiche varietà rosa pastello da giardino dell'Ottocento, agli sgargianti fiori gialli o rosso fuoco dei nuovi ibridi orientali, dalle semplici peonie a fiore piatto a quelle sovraccariche a fiore doppio, dalle erbacee a stelo lungo alle arbustive che si fanno ammirare anche per il portamento dei rami e del fogliame.
In Oriente, dove ha avuto i natali, la peonia è associata all'immortalità, ma i suoi fiori, al contrario, sono il massimo della fugacità: chi vuole godere della sua seducente fioritura dovrà accontentarsi di ammirarla per poche settimane, perché non è rifiorente. Ma in quel breve periodo, ben poche specie possono competere con lei in bellezza e sontuosità.
Già molti secoli prima di Cristo, nella Cina imperiale, la peonia era amata maniacalmente dall'imperatore, che la faceva raffigurare sulle preziose porcellane dell'epoca e pagava una fortuna a chiunque presentasse una nuova varietà.
Ancora oggi in Cina la peonia è considerata regina dei fiori.
In Occidente, le peonie sono conosciute fin dall'antichità, ma soprattutto per le loro virtù medicinali: fu Teofrasto a parlarne per primo, non per la bellezza dei fiori, ma come eccellente rimedio contro l'epilessia. Si tratta in questo caso di peonie erbacee: quelle arbustive sono sbarcate per la prima volta in Europa nella seconda metà del '700.
Tre sono le leggende antiche sulla peonia: Asclepio, geloso del suo allievo, tentò di ucciderlo e Zeus per salvarlo lo trasformò nella pianta della peonia; in un'altra leggenda si dice che la peonia sia nata nel luogo in cui Diana pianse per la morte che lei stessa aveva dato a Orione; infine, una leggenda cinese narra delle ninfe che usavano petali di peonia per nascondersi.

I nostri servizi

  • Flower arrangements
    Flower arrangements
    Per realizzare un evento unico ed…
  • Scenography
    Scenography
    Il segreto fondamentale per trasformare il…
  • Matrimoni
    Matrimoni
    La scelta della Chiesa per il…
  • Marriage en Plein air
    Marriage en Plein air
    Per gli sposi che adorano dire…
  • Bouquet
    Bouquet
    Il bouquet è uno degli accessori…
  • Accessori
    Accessori
    Gli accessori floreali, insieme ai fiori…
  • Decorazioni tavoli
    Decorazioni tavoli
    La tavola, durante il ricevimento del…
  • Eventi
    Eventi
    La missione di Heliconia events è…